Con i prestiti personali una banca o una società finanziaria prestano una certa somma di denaro a un privato, senza chiedere garanzie particolari.
Il privato rimborserà il prestito tramite una serie di rate costanti a scadenze prefissate.
Di solito i prestiti personali vengono utilizzati per finanziare l’acquisto di beni durevoli o per piccoli lavori di manutenzione e ristrutturazione agli immobili.
Gli importi erogati variano tra 2.000 e 75.000 euro, e il rimborso avviene gradualmente in un periodo tra 2 e 10 anni.
I soggetti che erogano prestiti personali sono:
– banche
– società finanziarie
– gli stessi negozi dove si possono acquistare beni durevoli offrono il finanziamento, rivendendo i servizi di società finanziarie con cui hanno un accordo commerciale.
Da qualche tempo sono poi apparsi una nuova categoria di prestiti, i prestiti per il consolidamento di debiti, cioè prestiti che servono a rimborsare altri prestiti e relativamente a cui è possibile vedere questo articolo su questo blog.
Come scegliere il prestito personale più conveniente
Valutare il costo del finanziamento è facile, visto che per legge chi propone il finanziamento deve comunicare in modo chiaro il TAN e il TAEG. Il TAN è il tasso d’interesse nominale applicato. Il TAEG è il costo complessivo che la persona che si fa pestare il denaro sostiene, ed include il tasso di interesse nominale, le spese fisse, le commissioni di pratica e tutte le altre possibili voci di costo. Quindi il finanziamento più economico è quello con il TAEG più basso.
Esempio di scelta del prestito
Finanziamento 1: TAN 6%, TAEG 10,50%
Finanziamento 2: TAN 9%, TAEG 10%
Il finanziamento 2 è quello più conveniente, poichè ha il TAEG più basso. Il finanziamento 1,anche se ha un TAN più basso, ha un TAEG più alto, probabilmente per le spese di pratica molto elevate. Proporre finanziamenti con tasso nominale (TAN) basso per attirare i Clienti ma spese alte (e quindi TAEG alto) è una tecnica diffusa tra alcune società finanziarie: è uno specchietto per le allodole, guardate solo al TAEG quando dovete scegliere un finanziamento ed effettuate la richiesta del prestito presso l’intermediario finanziario che vi offre le condizioni migliori..
Ammissibilità del prestito
Se avete individuato l’intermediario che vi offre le migliori condizioni per il prestito, dovete inoltrare la richiesta di prestito. Di solito si tratta di rispondere ad una serie di domande sulla vostra situazione reddituale e finanziaria e di fornire la documentazione relativa ai redditi e alla destinazione della somma erogata.
Presentata la documentazione, inizia la valutazione dell’ammissibilità del prestito. Ormai tutte le società finanziarie e le banche usano dei criteri automatici di scoring, quindi i vostri dati vengono inseriti in un computer che li elabora secondo certi criteri e che fornisce l’esito. L’autonomia della filiale o della sede locale della società finanziaria in merito alla decisione se erogare o meno il prestito è di norma minima, in alcuni casi proprio inesistente.
Il criterio automatico di scoring considera molti elementi, e il suo funzionamento può variare tra banca e banca. In linea di massima gli elementi più rilevanti nella valutazione della pratica sono il reddito netto, l’esistenza di altri impegni mensili (mutui, rate di prestiti, affitto), il regolare pagamento delle rate di altri prestiti, l’assenza di protesti e fallimenti. L’esito dello scoring automatico si ha di solito entro 48 ore: quindi entro 2 giorni al massimo dalla richiesta saprete se il prestito può essere erogato o meno.
Erogazione del prestito
A differenza dei mutui, dove per l’erogazione bisogna aspettare una serie di passaggi, nel credito al consumo, una volta che la pratica di prestito è stata valutata positivamente, l’erogazione può essere quasi immediata.