In Italia come all’estero sempre meno lavoratori indossano con regolarità la cravatta e sempre più disordine pervade le scrivanie degli uffici, tale fenomeno non è passato inosservato tanto che diverse aziende hanno cominciato a ragionare sulla presenza educata ed ordinata al lavoro estrapolando cinque regole.
Evitare post it o gadget vicino agli strumenti di lavoro
Riordinare settimanalmente la scrivania
Mantenere il cellulare spento o silenzioso se ci si relaziona con un cliente
Evitare motti e slogan appesi sulla parete dietro la scrivania
Evitare foto private, piantine e pupazzetti sulla scrivania
Questa limitazione delle possibilità di personalizzazione dell’ambiente di lavoro può apparire eccessiva, ma diverse ricerche hanno dimostrato che le violazioni dei codici di comportamento in azienda stavano ormai divenendo quotidiane. Le aziende rispondono stilando regole e decaloghi, dal dress code ai codici ambientali, dal codice etico al codice anti discriminazione.
Sembra dunque che il comportamento corretto in ufficio stia tornando in auge in maniera forte ed importante, ma come la prenderanno i lavoratori? Il 42% degli intervistati, secondo una ricerca dell’Università di Torino, ha dichiarato di ritenere l’ambiente di lavoro importante quanto l’ambiente domestico, percentuale che sale ulteriormente se a rispondere sono le donne.