Nel luglio 2013 è entrata in vigore il DPR. 74 che disciplina la manutenzione e il riferimento degli impianti di riscaldamento. Far revisionare gli impianti fa parte della manutenzione ordinaria e serve per garantire la sicurezza dell’impianto, per ridurre l’inquinamento e per il risparmio energetico.
Le linee guida presenti nel DPR sono in vigore solo nelle regioni: Liguria, Valle D’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Puglia, Sicilia, Abruzzo. Queste regioni infatti non hanno recepito la direttiva comunitaria sul rendimento energetico degli edifici.
La caldaia deve essere mantenuta nel tempo e quest’operazione deve essere effettuata dalle ditte abilitate, nei tempi indicati sul libretto. Questo serve per tenere pulita la caldaia in ogni sua parte per controllarne la sicurezza.
Ogni quanto far revisionare la caldaia? Dipende!
Quest’operazione deve essere fatta da ditte con tecnici abilitati e nei periodi indicati sul libretto della caldaia. Come prima cosa perciò bisognerà leggere attentamente il libretto della caldaia. In genere il controllo va effettuate una volta ogni 1/2 anni. In alternativa, se sul libretto non vi è scritto niente e se la ditta installatrice non ha fornito indicazioni in merito si deve fare riferimento alla periodicità prevista dalle norme UNI e CEI.
Il controllo dei fumi serve per controllare l’efficienza energetica. Sempre nel DPR. 73, allegato A, c’è scritto che i controlli sono annuali o quadriennali:
Per chi ha impianti termici a combustione liquido o solido
-2 anni se la potenza inferiore/uguale a 100kw
-1 anno se la potenza è superiore ai 100kw
Per chi ha impianti a gas metano o GPL:
-4 anni se la potenza è inferiore/uguale a 100kw
-2 anni se la potenza è superiore ai 100kw
Una volta fatta revisionare la caldaia il tecnico rilascia un bollino blu che viene applicato sul libretto della caldaia. Il bollino indica che va tutto bene, che la caldaia funziona e che è stata regolarmente controllata. Il bollino blu viene rinnovato ogni quattro anni, anche se questo dipende in gran parte dalla regione di residenza.
Quanto costa far revisionare la caldaia? Dipende dalle ditte e dai tecnici abilitati. Solitamente il prezzo si aggira attorno ai 150-200 euro e comprende: manutenzione ordinaria, controllo emissione fumi. A questo si può aggiungere anche il costo del bollino blu. I costi per manutenzione straordinaria sono a parte (esempio: sostituire qualche pezzo interno). Per contenere i costi si può concordare con le ditte o i tecnici abilitati un piano di manutenzione a lungo termine, magari incluso in un contratto di appalto di fornitura di calore per il condominio, in questo modo si possono ammortizzare una parte dei costi.
Per risolvere ogni dubbio non dovete fare altro che: recuperare i libretti della caldaia per essere in regola, dopodiché verificare che quello nuovo sia in regola con il bollino blu. Per sapere tempi e modi per i controlli vari leggere bene il libretto e dopo chiamate un tecnico di fiducia che attenzione, deve essere abilitato per poter fare quest’operazione.