Come Trovare Lavoro all’Estero

Ricevo numeroso mail dove mi si chiede se è possibile trovare lavoro all’estero senza conoscere la lingua.
La mia risposta è sempre la stessa: assumeresti nel tuo bar un cameriere che non riesce a prendere le ordinazioni?
Sai già la risposta.
Anche nei paesi avanzati, come per esempio tutto il nord europa, è diventato difficile trovare lavoro per via del vertiginoso aumento dei tassi di immigrazione proveniente da tutto il mondo.
Quando proverai ad entrare nel mondo del lavoro estero, dovrai affrontare una concorrenza spietata fatta di persone competenti e molte volte multilingue. Polacchi, spagnoli, greci, indiani, pachistani, altri italiani come te.
Credo sia facile capire che se non parli almeno un inglese quasi perfetto sarà quasi impossibile trovare un’occupazione stabile.
Ovviamente esistono anche lavori dove la padronanza della lingua non è fondamentale, ma se scappi dall’Italia credo tu lo faccia per migliorare la tua situazione lavorativa, non peggiorarla.
Considera inoltre che i paesi del nord europa offrono possibilità imprenditoriali non presenti in Italia e pertanto la conoscenza della lingua è importante.
Efficienza burocratica e bassa tassazione sono da sfruttare se hai una buona idea imprenditoriale.
Ma per metterti in proprio devi conoscere la lingua per districarti nelle leggi dei vari paesi. Io ti posso aiutare se ad esempio scegli il Regno Unito, ma devi essere prima di tutto autonomo dal punto di vista linguistico.
Per non parlare poi della difficoltà di integrazione nel paese estero.
In Italia si passa il messaggio ingannevole che l’estero sia l’eldorado.
Non è più così.
L’estero offre occasioni solo per chi ha le capacità per coglierle.
Devi considerare anche il fatto che, se non conosci le lingue, incorri nel rischio di metterti nelle mani sbagliate di chi ti promette mare e monti in cambio di denaro.
La conoscenza ti renderà libero, più sei autonomo e più avrai possibilità di successo.
La buona notizia per te (e per me) è che puoi iniziare a studiare da casa senza spendere un grosso capitale sfruttando le tue passioni.
Questo è valido soprattutto per l’inglese. Molto materiale informativo, e alcuni dei più bei documentari al mondo, sono solo in lingua inglese.
Sfrutta la tua sete di conoscenza per migliorare il tuo livello di partenza.
Ovviamente una volta emigrato hai la possibilità di affinare la tua conoscenza, ma non partire con un vocabolario insufficiente.

Molto prima di partire all’avventura, domandati cosa vuoi fare da grande.
L’entusiasmo dei primi tempi finisce presto e infatti molto ritornano in Italia senza grandi prospettive future.
Questo è dovuto alla mancanza di idee chiare.
Non puoi basare la tua esperienza estera pensando che qualsiasi lavoro sia idoneo per te.
Domanda a te stesso quali sono i tuoi obiettivi, scrivili su un foglio se necessario, e trova il metodo più utile ed efficiente per raggiungerli.
Certo, i primi tempi tutti i lavori vanno bene, ma se il tuo obiettivo di lavorare all’estero è un obiettivo a lungo termine, raccogli quante più informazioni possibili sulla tua professione e le aziende e associazioni coinvolte.
I tempi della valigia di cartone sono lontani, ora grazie ad internet hai un database pressochè infinito di consigli e strumenti per trovare l’azienda di tuo interesse.
Alcune nazioni estere richiedono qualifiche necessarie per determinati lavori.
Se vuoi andare oltre al classico lavoro bar-ristoranti, dovrai essere pronto ad ottenere le qualifiche necessarie.
Molte nazioni, un esempio è l’Australia, hanno una legislazione molto precisa sulle abilitazioni da prendere.

Ecco perchè dobbiamo trovare una strategia efficace per emergere dalle migliaia di cv che ogni giorno affollano le scrivanie dei selezionatori.
Come fare?
Il primo consiglio è quello di curare nei minimi dettagli la tua presenza in rete nel migliore dei modi. Avere un profilo linkedin professionale è diventato condizione essenziale per ambire a certi lavori all’ estero.
Questa informazione la trovi ormai in tutti i blog e siti del mondo, la sola presenza su linkedin non è altro che il primo passo per la tua presenza online.
Devi partire da questo ma assolutamente non fermarti qui.
Il secondo consiglio infatti è quello di aprire un blog personale dove presenti il tuo portfolio di traguardi o lavori da te fatti o raggiunti.
Ora ti starai chiedendo: ” che cosa ci faccio con un blog se sono un operaio o un magazziniere?”
Qualsiasi lavoro tu faccia, avere un blog descrittivo delle tue esperienze, i tuoi traguardi, le tue competenze, sarà un messaggio chiaro al tuo datore di lavoro: sono una persona che si impegna.
La vita è a volte un susseguirsi di caso e fortuna ma tu devi aiutare il caso e la fortuna a trovarti.
Inoltre, avere un blog ti dà la possibilità di crearti un indirizzo email che risalta.
Il 99% di chi cerca lavoro si presenta con @gmail, @yahoo, @hotmail. Io uso per i messaggi più importanti @aprireazienda.com.
E’ sintomo di professionalità e trasparenza. Evita inoltre i vari stellina90@ o gattoselvaggio73@.
L’abito fa il monaco.

Arriviamo ora al curriculum e alla lettera di presentazione. Lo so, trovare lavoro è un lavoro a sè, ma non puoi usare i modelli standard di cv e sperare di trovare un lavoro.
Cercare le aziende e le persone piuttosto che l’annuncio
Il 99% delle persone che cercano lavoro si comportano tutte allo stesso modo: scrivono un cv nel modello standard e iniziano ad inviare a caso a tutti gli annunci di lavoro che trovano nei vari portali internet.
Non personalizzano la domanda per pigrizia e aspettano un improbabile risposta.
Questa metodologia può funzionare solamente per un lavoratore di nicchia.
Se sei un ingegnere aerospaziale specializzato in propulsione atomica (non so se esiste è solo per fare un esempio), oppure un programmatore di uno specifico programma, allora forse verrai contattato dall’ azienda perchè il curriculum come il tuo è più unico che raro.
Se invece il tuo profilo professionale è abbastanza comune, probabilmente avrai notato che questo sistema non funziona più.
Il primo motivo è forse sconosciuto ai più.
La verità è che la maggiorparte degli annunci di lavoro sono annunci di lavori inesistenti.
Ti spiego il perchè.
Un portale di annunci di lavoro ha bisogno di annunci di lavoro come un blog come il mio ha bisogno di articoli e guide.
La base di un sito o blog è il traffico internet e ognuno usa diverse strategie, alcune oneste (come le mie e di altri blogger) altre meno.
Io gli articoli li scrivo come i portali scrivono i loro annunci. Sia che esistono o no, i portali devono pubblicare annunci di lavoro.
Con questo non voglio dire che tutti gli annunci e i portali sono fasulli, ne esistono alcuni molto seri, ma nella giungla del web trovi di tutto.
Piuttosto che sprecare tempo ed energie preziose alla ricerca di un improbabile annuncio, dedica il tuo tempo a creare la sola cosa che conta nella vita: il network di conoscenze.
Non voglio essere frainteso, non sto parlando della classica raccomandazione all’italiana, dove il figlio di… ottiene il lavoro x solo per il fatto di essere il parente o l’amico.
Sto parlando di una rete sana di contatti che conosce le tue qualità e qualifiche e ti può indirizzare l’azienda giusta che sta cercando personale senza aver pubblicato nessun annuncio.
Questo è molto comune all’ estero. Per l’azienda la ricerca di personale è una perdita di tempo e denaro. Molti manager preferiscono chiedere direttamente ai suoi dipendenti se conoscono qualcuno di valido per un posto vacante.
Ecco perchè la cosa più importante per trovare lavoro all’estero è essere una persona attiva e sociale.
Frequenta corsi di lingua, corsi di teatro, impegnati in un’attività di volontariato, esci e soprattutto sorridi e non essere timido. Non aver paura di dire che stai cercando attivamente lavoro e non vergognarti di spiegare alle persone cosa sai fare.

Valuta il posto fisso come possibilità di metterti in proprio
Io non mi vergogno di dire che sono una persona ambiziosa e amo lavorare per me stesso.
La motivazione e determinazione che metto quando lavoro per me non sono assolutamente paragonabili a quando lavoro per il progetto di qualcun altro.
Parliamoci chiaro, cos’è un lavoro se non aiutare il sogno di qualcun altro?
Certo, non tutti i lavori sono uguali, ad esempio un medico deve per forza appoggiarsi ad un ospedale e un insegnante ad una scuola, ma per molte altre professioni questa affermazione è vera.
Io non ci vedo niente di male se si decide di spendere la propria vita a lavorare per qualcun altro, ma ci vedo ancora meno male nel voler spendere la propria vita a realizzare un’ambizione personale.
Io credo che ognuno di noi ha un’ambizione da realizzare.
Te lo dico perchè all’estero le possibilità di avviare un’azienda sono maggiori che in Italia per mille motivi, soprattutto nei paesi anglossassoni.
E se lasciamo la nostra terra e i nostri affetti, non facciamolo solo per aiutare qualcun altro a realizzare il suo sogno.
Costruiamoci anche il nostro.
Negli ultimi anni ho imparato molto su come avviare un’attività e posso consigliarti come e quando vuoi. Contattami pure se lo ritieni utile.

Trovare lavoro all’estero: conclusioni
Spero che la mia guida, e soprattutto il mio blog, sia di tuo gradimento.
Se vuoi me lo puoi dire nei commenti.
Metto molto impegno nel verificare le mie fonti ma molto del materiale che trovi qui deriva da 5 anni passati tra Spagna, Australia, Regno Unito e Asia.
Nei miei viaggi ho conosciuto molti giovani desiderosi di impegnarsi e realizzare il proprio progetto imprenditoriale.
Ricorda, avere un’idea è facile, molto diverso è trasformarla in realtà. Questo è uno dei motivi per cui ho deciso di iniziare il blog e di portarlo avanti per sempre.