Procura e delega – Significato, differenze e come scriverle

La procura, spesso chiamata anche delega, rappresenta uno degli istituti fondamentali del diritto civile italiano, disciplinato dagli articoli 1387 e seguenti del codice civile. Essa costituisce lo strumento per eccellenza attraverso cui una persona, detta rappresentato, attribuisce volontariamente a un’altra, il rappresentante, il potere di compiere atti giuridici in suo nome e per suo conto. Questa guida approfondisce tutti gli aspetti della procura: dalla sua natura giuridica alle differenze con il mandato, dalla forma richiesta alla distinzione tra procura generale e speciale, fino alle modalità di redazione di questo importante documento.

La Procura: Natura e Funzione

Nel sistema giuridico italiano, la procura è l’istituto che consente la rappresentanza volontaria. La rappresentanza, in termini semplici, è quel meccanismo per cui un soggetto agisce giuridicamente per conto di un altro, con effetti diretti nella sfera giuridica di quest’ultimo. La procura, quindi, attribuisce a un soggetto (il rappresentante o procuratore) il potere di agire in nome e per conto di un altro soggetto (il rappresentato). Gli atti compiuti dal rappresentante, in virtù di questa attribuzione, producono effetti direttamente nella sfera del rappresentato, come se fosse stato quest’ultimo a compierli personalmente.

Questa caratteristica distingue la procura da altre forme di delega di poteri. Ad esempio, se un rappresentante acquista un bene in nome del rappresentato, la proprietà del bene passa direttamente a quest’ultimo, senza che il rappresentante ne diventi mai titolare.

La Forma della Procura: Requisiti e Formalità

La forma della procura è disciplinata dall’articolo 1392 del codice civile. Si tratta di un aspetto di primaria importanza, perché la validità della procura dipende dal rispetto della forma prescritta dalla legge. Non esiste una forma unica e predeterminata per la redazione della procura, ma la regola fondamentale è che essa deve avere almeno la stessa forma richiesta per l’atto che il rappresentante sarà chiamato a perfezionare.

In pratica, se l’atto da compiere richiede una determinata forma, la procura dovrà essere conferita nella medesima forma. Per esempio, se si intende conferire potere di acquistare un immobile, sarà indispensabile la forma scritta, perché gli atti di compravendita immobiliare richiedono tale formalità. Una procura orale, in questo caso, non avrebbe alcun valore. Nei casi più semplici, per atti che non richiedono forme particolari, la procura può essere conferita anche verbalmente o con un documento semplice, ma è sempre consigliabile adottare la forma scritta per motivi di certezza e prova.

La Procura Notarile: Quando è Necessaria

In alcune situazioni, la legge richiede che la procura sia redatta da un notaio. Questo avviene tutte le volte in cui l’atto che il rappresentante dovrà compiere necessita, a sua volta, della forma notarile per la sua validità o per l’espletamento delle formalità pubblicitarie. Ad esempio, nel caso di trasferimenti immobiliari, anche se la forma scritta è sufficiente per la validità dell’atto tra le parti, la trascrizione nei registri immobiliari richiede necessariamente un atto pubblico o una scrittura privata autenticata da un notaio.

La procura notarile è quindi indispensabile ogni volta che l’atto da compiere deve essere trascritto nei registri immobiliari o iscritto nel registro delle imprese. Solo una procura redatta con atto notarile permette di compiere validamente gli atti richiesti e di adempiere alle formalità pubblicitarie previste dalla legge.

Limiti della Procura: Confini e Atti Esclusi

Il rappresentante, nell’esercizio dei poteri conferiti con la procura, è tenuto a rispettare rigorosamente i limiti stabiliti dal rappresentato. L’atto di procura, infatti, precisa in modo chiaro quali sono gli atti che il rappresentante può compiere. Se il rappresentante eccede tali limiti, gli atti compiuti oltre il conferimento dei poteri rimarranno inefficaci nei confronti del rappresentato.

Un aspetto fondamentale da considerare è che la procura non può mai essere utilizzata per il compimento di atti cosiddetti “personalissimi”. Questi sono atti che, per loro natura, richiedono l’intervento diretto e personale dell’interessato. Un esempio tipico è il testamento: nessuno può redigere un testamento per conto di un altro mediante procura, perché si tratta di una manifestazione di volontà strettamente personale e insostituibile.

Procura e Mandato: Differenze Sostanziali

Spesso, nella prassi, si tende a confondere la procura con il mandato, ma si tratta di istituti giuridici profondamente diversi. La procura è un negozio unilaterale, mentre il mandato è un vero e proprio contratto, disciplinato dagli articoli 1703 e seguenti del codice civile.

La procura consiste nell’attribuzione di poteri rappresentativi a un soggetto, senza la necessità di un accordo tra le parti. Non è richiesta l’accettazione del rappresentante: è sufficiente che il rappresentato manifesti la propria volontà di conferire il potere. Nel caso della procura scritta, non è neppure necessaria la firma del rappresentante.

Il mandato, invece, è un contratto bilaterale. In esso, una parte (il mandatario) si obbliga a compiere uno o più atti giuridici per conto dell’altra (il mandante). Qui, la differenza fondamentale consiste nel fatto che il mandatario assume un obbligo giuridico nei confronti del mandante, mentre il procuratore riceve solo un potere, che può anche non esercitare.

Un’altra distinzione riguarda la rappresentanza: il mandato può essere con o senza rappresentanza. Solo se il mandato è conferito con rappresentanza, il mandatario agirà in nome e per conto del mandante, con effetti diretti nella sua sfera giuridica. In caso contrario, il mandatario agisce per conto del mandante ma in nome proprio, e gli effetti degli atti compiuti ricadranno inizialmente nella sua sfera, salvo poi trasferirli al mandante.

Procura Generale e Procura Speciale

La procura può distinguersi in generale e speciale a seconda dell’ampiezza dei poteri conferiti al rappresentante. La procura speciale riguarda il compimento di uno specifico atto o di una serie di atti ben determinati. Essa è redatta per consentire al rappresentante di compiere, in nome del rappresentato, un’operazione precisa, come ad esempio la vendita di un immobile o la stipula di un determinato contratto.

La procura generale, invece, attribuisce al rappresentante il potere di compiere una pluralità di atti, anche non specificamente individuati, solitamente limitati agli atti di ordinaria amministrazione. Essa è utilizzata quando si desidera conferire al rappresentante una facoltà ampia, che non si esaurisce in un singolo atto, ma si estende nel tempo su una serie di attività, come la gestione di un patrimonio o di un’azienda.

Solitamente, per l’attribuzione di poteri di straordinaria amministrazione, è richiesta una procura speciale, che deve specificare in modo chiaro gli atti che il rappresentante è autorizzato a compiere.

Redazione della Procura: Esempio Pratico

Redigere una procura richiede attenzione e chiarezza, affinché non sorgano dubbi sull’estensione e sui limiti dei poteri conferiti. Una procura ben redatta deve contenere l’indicazione delle generalità del rappresentato e del rappresentante, la descrizione dettagliata degli atti che il rappresentante è autorizzato a compiere e la data e il luogo di conferimento.

Un esempio pratico di procura speciale può essere così strutturato:

«Io sottoscritto [nome e cognome del rappresentato], nato a [luogo di nascita] il [data di nascita], residente in [indirizzo], conferisco al signor [nome e cognome del rappresentante], nato a [luogo di nascita] il [data di nascita], residente in [indirizzo], procura speciale affinché compia in mio nome e per mio conto i seguenti atti: [descrizione dettagliata delle attività autorizzate]. La presente delega si estende anche a tutte le attività necessarie e connesse al compimento degli atti sopra indicati. In fede, [firma del rappresentato].»

All’atto di procura, soprattutto quando redatto in forma privata, è buona prassi allegare una copia del documento di identità del delegante per permettere l’identificazione.

Conclusioni

La procura rappresenta uno strumento di grande utilità e flessibilità, sia nella vita privata che in quella professionale e commerciale. Permette di superare limiti pratici o personali che impedirebbero al soggetto di compiere direttamente determinati atti, pur garantendo piena tutela giuridica e rispetto della volontà del rappresentato.

Comprendere a fondo la natura della procura, le sue distinzioni rispetto ad altri istituti come il mandato, la necessità di rispettare la forma richiesta dalla legge e i limiti dei poteri conferiti è fondamentale per evitare errori che potrebbero rendere inefficace l’atto o addirittura causare danni giuridici.

Redigere con attenzione una procura, scegliendo la tipologia corretta e descrivendo con precisione i poteri attribuiti, rappresenta la migliore garanzia per il rappresentato e per il rappresentante di agire nel pieno rispetto della legge e della volontà delle parti coinvolte.