guida rapida alla fusione per incorporazione semplificata

Introduzione alla Fusione per Incorporazione Semplificata

La riforma del diritto societario, introdotta con la legge delega del 3 ottobre 2001, n. 366, ha portato significative innovazioni nella disciplina delle operazioni straordinarie societarie, concentrandosi su fusioni e scissioni. Questo intervento normativo ha cercato di semplificare le procedure, mantenendo tuttavia i necessari presidi di tutela degli interessi coinvolti, in linea con il quadro normativo comunitario. La riforma ha mirato a razionalizzare e snellire le procedure, particolarmente per le piccole e medie imprese, rispondendo alle richieste del mondo imprenditoriale e professionale emerse dopo l’attuazione della direttiva comunitaria sulle fusioni.

Semplificazioni Procedurali nella Fusione per Incorporazione

Un primo passo nel percorso di semplificazione è stato fatto con la legge del 24 novembre 2000, n. 340, che ha abolito l’omologazione giudiziaria degli atti societari, eliminando l’obbligo di pubblicazione per estratto nella Gazzetta Ufficiale del progetto di fusione, della delibera e dell’atto di fusione. Questo ha ridotto notevolmente gli oneri economici e temporali per le società coinvolte.

Il legislatore ha poi sviluppato ulteriormente questo indirizzo, introducendo disposizioni che confermano prassi consolidate e apportano innovazioni normative. Un esempio rilevante è la disciplina contenuta nell’articolo 2505 del codice civile, che regola l’incorporazione di società interamente controllate, introducendo significative semplificazioni procedurali per le operazioni di fusione per incorporazione. Quando la società incorporante detiene la totalità delle quote o azioni della società incorporata, alcune disposizioni procedurali vengono ritenute superflue, permettendo una maggiore flessibilità operativa.

Tempistica Procedurale e Controlli

Le novità introdotte riguardano anche la tempistica procedurale. L’articolo 2501-ter consente ai soci di rinunciare, con consenso unanime, al termine tra l’iscrizione del progetto nel Registro delle Imprese e la decisione sulla fusione. Similmente, l’articolo 2501-septies permette la rinuncia al termine tra il deposito degli atti presso la sede sociale e la decisione sulla fusione.

Per quanto riguarda i controlli, l’articolo 2501-sexies introduce una semplificazione significativa per le società non azionarie, consentendo alle parti di designare direttamente l’esperto per la relazione sulla congruità del rapporto di cambio, senza necessità di nomina giudiziale. Questo conferisce maggiore autonomia alle società di persone e alle società a responsabilità limitata nella gestione del procedimento di fusione.

Semplificazioni dell’Articolo 2505

L’articolo 2505 del codice civile rappresenta una delle innovazioni più significative nella riforma del diritto societario per quanto riguarda le operazioni straordinarie. La norma si applica alla fusione per incorporazione di società interamente controllate, semplificando il procedimento quando la struttura proprietaria rende superflue determinate tutele procedimentali. Le semplificazioni operano su due piani: documentale e decisionale. Sul piano documentale, la norma consente di omettere la predisposizione di alcuni documenti fondamentali nel procedimento ordinario di fusione, come la relazione degli organi amministrativi e degli esperti sulla congruità del rapporto di cambio.

Applicazione Pratica e Profili Problematici

L’applicazione pratica dell’articolo 2505 ha sollevato diverse questioni interpretative. Una di queste riguarda la determinazione della percentuale di capitale sociale rilevante per l’esercizio del diritto di opposizione al trasferimento della competenza decisionale all’organo amministrativo. Inoltre, il rapporto tra la competenza dell’organo amministrativo e quella dell’assemblea dei soci è stato oggetto di dibattito, con l’interpretazione prevalente che riconosce la natura concorrente delle due competenze.

Disciplina delle Fusioni Leveraged Buy-Out

Le fusioni che avvengono nel contesto di un’acquisizione con indebitamento, o leveraged buy-out, presentano sfide interpretative particolari. Sebbene le semplificazioni dell’articolo 2505 possano sembrare incompatibili con la normativa del leveraged buy-out, un’analisi selettiva può distinguere gli elementi procedurali incompatibili da quelli che possono coesistere, garantendo così un equilibrio tra semplificazione e tutela.

Applicazione dell’Articolo 2505-bis

L’articolo 2505-bis disciplina la fusione per incorporazione di società possedute al 90% o più dall’incorporante, introducendo semplificazioni procedurali. A differenza dell’incorporazione di società interamente possedute, la deroga alla competenza assembleare è limitata alla sola società incorporante, mentre per le incorporande, la competenza dei soci rimane inderogabile per tutelare i soci di minoranza.

Conclusioni

La riforma del diritto societario ha introdotto un sistema di semplificazioni procedurali per le fusioni societarie che ha migliorato l’efficienza e ridotto i costi per le imprese, senza compromettere la tutela degli interessi coinvolti. La prassi applicativa ha dimostrato l’efficacia di queste semplificazioni, particolarmente apprezzate nel contesto delle piccole e medie imprese italiane.