Se possiedi una laurea che ti permette di insegnare, puoi anche fare la professione del formatore. La sua figura è molto simile a quella di un docente, che, però, opera in differenti ambiti ed in particolare si occupa di far apprendere e migliorare le capacità professionali di coloro che partecipano a corsi formativi extrascolastici. Con la seguente guida ti illustro come esercitare tale lavoro.
Per diventare un buon formatore, risultano fondamentali le capacità di gestire i rapporti interpersonali; devi essere preparato in materia di legislazione del lavoro, e sulla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Dovrai sviluppare doti che ti permetteranno di trasmettere le tue conoscenze agli utenti dei corsi, metodologie per valutarne il grado di apprendimento e per il controllo qualitativo delle attività formative. Infine, è indispensabile l’uso degli strumenti multimediali.
Potrai lavorare o come libero professionista, proponendoti presso società di consulenza e di formazione, o collaborando con enti pubblici, come quelli di formazione gestiti dalle Regioni, ai quali potrai accedere con concorso pubblico; oppure come dipendente presso un’agenzia formativa. Se lavorerai presso un ente pubblico, dovrai iscriverti anche all’albo regionale dei formatori.
Negli ultimi anni anche l’istruzione superiore si è sviluppata, e quindi per diventare formatore puoi usufruire di diversi percorsi di studio a livello universitario. Ti consiglio di iscriverti ad un corso di laurea in Scienze dell’educazione e della formazione; o in Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi. Gli atenei che li hanno attivati sono quelli di Messina e Firenze. Per tutte le informazioni inerenti ti posso consigliare di visitare il sito dell’Associazione Italiana Formatori.