Stanco e stressato dalla quotidianità, hai deciso che è arrivato il momento di cambiare lavoro ma non sai come fare.
In questa guida ti consiglierò alcune strategie per dare una svolta alla tua vita e ritrovare la tua felicità.
Ovviamente questo articolo non ti cambierà la vita all’istante ma ti darà le basi per partire e trovare la motivazione necessaria.
E’ proprio la motivazione infatti quella a mancare in molti di noi e quindi rimandare l’inevitabile cambio di lavoro.
La crisi economica che affligge il mondo occidentale non ha cambiato solamente il mondo del lavoro ma anche i rapporti tra le persone.
In tempi di crisi mollare un lavoro sicuro per inseguire un sogno è visto come atto folle privo di ogni logica. Schiacciati dalla paura di fallire, ti ritrovi ogni giorno sempre più giù nel baratro di un lavoro che non ti soddisfa più, che non ti gratifica e che spegne la tua gioia di vivere.
Io non apprezzo i colpi di testa, io amo le pianificazioni e le strategie per cambiare lavoro e quindi vita, se avrai la pazienza di leggerle, magari troverai conforto e un pizzico di coraggio.
Dopo questa breve premessa, vediamo insieme quali sono le migliori strategie per cambiare lavoro senza fare un salto nel vuoto e rovinare quello che si è costruito in anni di dura fatica.
Molte persone somatizzano il proprio stress per anni per poi esplodere in maniera inaspettata.
Questo è un grave errore perchè rischiamo veramente di titrovarci con le spalle al muro e, invece di migliorare, peggiorare la nostra vita.
Il cambiamento è un processo lungo e pieno di ostacoli, va fatto in maniera graduale senza colpi di testa.
Prima di licenziarti e scappare all’ estero, mettiti comodo e leggi questa guida. Se segui il blog da diverso tempo sai che qui non si promette scorciatoie e facili illusioni, ma solo piani concreti di cambiamento fatto a fasi ben stabilite.
Quando ho deciso di aprire questo blog l’ho fatto anche per aiutare le persone a vivere la vita che vogliono. Se pensiamo che trascorriamo la maggiorparte del nostro tempo lavorando, è ovvio che dobbiamo amare il nostro lavoro.
Non esistono vie d’uscita o scorciatoie. Solo una piccola percentuale di persone riescono a fare delle proprie passioni anche il loro modo di sostenersi economicamente. Io voglio diventare una di quelle persone e voglio aiutare te a fare lo stesso.
Detto ciò, vediamo nel dettaglio tutti i gradini necessari per cambiare lavoro.
Come cambiare lavoro: i segnali prima dello scoppio
Probabilmente starai pensando che questo non è il momento giusto di parlare di come cambiare lavoro. Crisi economica e disoccupazione alle stelle sono gli argomenti più in voga in questi ultimi anni.
Ora come ora chi ha un lavoro deve tenerselo stretto.
In linea generale sono assolutamente daccordo con questo pensiero di massa: se hai un lavoro devi tenertelo ed essere grato di far parte del mondo degli occupati.
Ma un però esiste in tutto questo.
Se sono mesi, o addirittura anni, che hai perso il tuo vecchio sorriso e quella voglia di vivere una volta compagna di vita, se sei stanco di ripeterti e ti senti schiavo della routine, ti dico subito che la soluzione non è mollare il tuo lavoro e fuggire in un’isola caraibica a vendere mojito.
Il cambiamento va fatto a piccoli passi che siamo daccordo vanno fatti, ma con intelligenza.
Non sottovalutare tutti i segnali di malessere che provengono dalla tua vita. Ascoltali fin dagli inizi e non farti trovare impreparato.
Per cambiare lavoro serve pianificazione. Ma come fare a capire se la causa della nostra infelicità è il lavoro che facciamo?
Se quando ti alzi la mattina il primo pensiero è un pensiero negativo rivolto al nostro lavoro, bene questo segnale non va ignorato.
Se non sopporti i tuoi colleghi o l’ambiente di lavoro, oppure se il problema è solamente il tipo di attività che svolgi, anche questi segnali non vanno ignorati.
Trascurare i nostri bisogni per troppo tempo è molto più pericoloso che decidere di prendere in mano le redini della nostra vita.
Decidere quello che si vuole fare
Abbiamo capito di star male per colpa del nostro lavoro, siamo più che certi che la nostra attuale tristezza è dovuta solamente alla nostra vita lavorativa.
Ne sei sicuro?
Valuta attentamente tutta la tua vita nel complesso. Fai una vita salutare, hai una buona dieta e fai sport? Esci spesso all’ aria aperta e usi tutte le occasioni disponibili per socializzare al di fuori del lavoro?
Se hai risposto anche con un solo no ad una sola di queste domande, bene inizia da qui prima di cambiare lavoro. Avere una vita sana, avere un carattere socievole e aver voglia di uscire è essenziale per vivere una vita felice.
Puoi essere il presidente degli Stati Uniti, ma se mangi patatine fritte tutti i giorni, non ti alzi dal divano neanchè per prendere il telecomando ed eviti persino l’unica sagra del paese, difficilmente sarai felice.
Capito che il lavoro è veramente la sola causa della nostra infelicità, scriviamo in un foglio cosa non ci piace e cosa no.
Mettere per iscritto è essenziale, avremo una lista di problemi da risolvere, un pò come ritornare a scuola.
Lo scenario più difficile che si prospetta è realizzare di aver sbagliato completamente percorso di vita. Una notizia brutta da digerire e spero tu non debba affrontare.
Io credo che questo sia un caso limite dovuto essenzialmente al non aver ascoltato la propria vocina interiore.
Ansia e depressione derivano dal farsi influenzare dal pensiero comune e dai pareri degli altri. In questa nuova fase dobbiamo solamente iniziare ad ascoltare noi stessi e basta.
Ma farlo con intelligenza e cognizione di causa. Ma fortunatamente questo caso limite credo sia abbastanza raro: in verità dobbiamo solamente affinare le nostre scelte e valutare solo piccole modifiche alla nostra professione.
Dall’altra parte, lo scenario più facile da digerire è cambiare solamente azienda e rimanere nello stesso campo lavorativo. Se i colleghi e il datore di lavoro sono insopportabili ma amiamo il nostro lavoro, basta solamente ritornare alla ricerca di lavoro e lasciare alle spalle i brutti momenti.
In questa fase la cosa più importante rimane comunque la sincerità che dobbiamo avere con noi stessi e avere le idee chiare su quello che NOI e solo noi vogliamo.
Cambiare lavoro o mettersi in proprio
Ricevo molte mail dove mi si chiede come fare per mettersi in proprio, i step burocratici necessari e aspetti strettamente tecnici ma nessuno mi chiede i fattori personali per crearsi un lavoro.
Io rispondo sempre a tutti che esistono aspetti molto più importanti della burocrazia e delle tasse.
Avviare un’attività richiede sacrificio economico e personale. Per creare un buon giro di clienti serve soprattutto servizi, qualità, tempo e passaparola.
Il miglior cliente è il cliente che torna e parla dei tuoi prodotti con i suoi contatti.
Se sei triste ed infelice al lavoro, piuttosto che mollare tutto e aprire un’attività imprenditoriale, sacrifica le domeniche, riduci a zero le ore di tv e giornali e usa tutte le tue energie ad avviare il tuo nuovo lavoro senza mollare il tuo che attualmente odi.
Il tuo giro di clienti arriverà se sei bravo, ma devi considerare almeno un anno prima di avere una rendita dal tuo nuovo lavoro.
Come cambiare lavoro: conclusioni
La vita, questo mistero che abbiano avuto in dono và onorato ogni giorno. Non possiamo passare le nostre giornate depressi, soli ed infelici.
Il cammino verso la felicità è duro e lungo, ma la meta non è la sola cosa che conta. Noterai che se ogni giorni metti un piccolo mattoncino verso la giusta direzione, anche il tuo umore ti ringrazierà.
Questo articolo non è esaustivo perchè non lo può essere.
Il discorso sul come cambiare lavoro, magari creando una piccola rendita dalle proprie passioni, è vasto e ritornerò sicuramente sull’argomento perchè io come te sono molto appassionato alla vita naturale, alla crescita personale e al continuo miglioramento di noi stessi.
Io non credo alle soluzioni facili ma al lavoro e all’impegno duro.