Le carte conto sono un innovativo prodotto bancario in grado di unire due servizi in uno. Le carte conto sono infatti allo stesso tempo un conto corrente ed una carta di credito prepagata, e per questo possono ad esempio essere utilizzate per la riscossione dello stipendio, in quanto a tali carte è associato un codice IBAN. Allo stesso modo con le carte conto è possibile ricevere ed effettuare pagamenti di ogni tipo tramite bonifico bancario, nonché effettuare prelievi presso gli sportelli bancomat.
Essendo però anche una carta di credito prepagata, una carta conto può essere utilizzata anche per effettuare acquisti online o presso gli esercizi commerciali tradizionali, nel limite di quanto depositato sulla carta stessa. È invece esclusa, dalle carte conto, la possibilità di usufruire di un libretto di assegni per i propri pagamenti.
I vantaggi delle carte conto
I vantaggi di una carta conto sono innanzitutto di tipo economico. Non essendo del tutto equiparate ad un conto corrente tradizionale, il cliente che richiede alla banca l’utilizzo di una carta conto non è tenuto al pagamento dei bolli governativi e questo si tramuta in un risparmio annuo di almeno 40 euro. Ma non solo. Molte banche, soprattutto quelle operanti prevalentemente online, forniscono le carte conto a costo zero, annullando quindi anche i costi variabili, legati ad esempio al numero di prelievi effettuati.
Ci sono poi dei vantaggi normativi non meno importanti: proprio perché non equiparate ai conti correnti tradizionali, per l’apertura delle carte conto le banche effettuano meno controlli sul pregresso economico del richiedente, in quanto non ci sono dei rischi sostanziali per le banche stesse. Le carte conto possono quindi essere richieste anche da protestati o da chi in passato è stato coinvolto in episodi di fallimento di una propria attività commerciale o industriale.
I rischi delle carte conto
I rischi legati all’utilizzo di una carta conto non sono di tipo funzionale quanto invece di tipo “patrimoniale”. Le carte conto non rientrano infatti in quell’insieme di prodotti protetto dal “Fondo interbancario di tutela dei depositi”, a differenza di quanto invece avviene per i conti correnti e per i conti deposito. Tradotto, se la banca presso cui è attiva una carta conto fallisce, allora il cliente perde tutto quanto depositato in quel momento presso la banca stessa, a meno che non riesca, in quanto creditore, a farsi risarcire almeno in parte quanto depositato da parte del curatore fallimentare dell’istituto.