Forex e Dinamica degli Scambi

Andare lunghi – Quando compriamo la valuta base, noi stiamo comprando la coppia valutaria. In gergo quando si compra si dice anche andare lunghi (long). Andare lunghi di EUR/USD implica l’acquisto della moneta base e la vendita di uno stesso ammontare della moneta secondaria, la valuta quotata. Non è necessario possedere la valuta quotata, prima della vendita per chiudere la posizione long sulla moneta base precedentemente aperta.

Andare corti – Le stesse regole si applicano andando corti (short), soltanto nel modo inverso. Se pensiamo che la moneta base si deprezzerà, invece di comprare la coppia di valute la venderemo. Questo è inteso come “shortare” il mercato. Andare short sull’EUR/USD implica la vendita della moneta base e l’acquisto di uno stesso ammontare della valuta secondaria, naturalmente all’attuale tasso di cambio.

Lo Spread – Lo spread è il costo cui un trader va incontro quando prende una posizione nel mercato Forex. Esempio. Se decidiamo di andare lunghi (cioè comprare la valuta base) perché pensiamo che si apprezzerà in valore, dobbiamo entrare nell’operazione al prezzo buy 1.8329, questo significa che se vogliamo girarci immediatamente e vendere la stessa moneta che abbiamo precedentemente comprato, dobbiamo vendere al prezzo sell (1.8326) che è sempre più basso del prezzo di acquisto e quindi perderemo la differenza dello spread. In altre parole, questo significa che è necessario che la moneta che abbiamo comprato si dovrà apprezzare del valore dello spread per andare almeno in pari.

Lo stesso concetto si applica se si vende la valuta base ma, in questo caso dobbiamo vendere a 1.8326 e volendo chiudere subito dobbiamo ricomprare a 1.8329 rimettendoci il valore dello spread, in questo caso 3 pips.

Quando si apre un’operazione, la piattaforma di trading mostrerà il prezzo al quale sarà possibile comprare o vendere le coppie di valuta. Se per esempio si va long (buy) su una coppia di valuta, ci verrà mostrato il prezzo al quale abbiamo comprato come pure l’attuale prezzo di vendita (il prezzo di acquisto meno lo spread).

Per entrare in zona di profitto, il mercato deve muovere almeno il numero di pips dello spread per andare a pari. Questo, ovviamente, significa che più stretto è lo spread meglio è, in quanto la nostra valuta si deve muovere di un minor valore prima di darci un profitto.

Quando comprate una coppia di valute, pagate lo spread appena entrate il trade ma non quando uscite. E, quando vendete una coppia di valute non pagate lo spread all’ingresso ma solo quando uscite dal trade.

Lo spread può variare da coppia valutaria a coppia valutaria. Maggiori sono gli scambi su una coppia di valute meno volatile essa tende ad essere. Pertanto, le coppie di valuta più trattate (le maggiori) tendono ad avere lo spread più piccolo, mentre, quelle meno utilizzate e più volatili (crosses ed exotic) hanno spreads più ampi.