L’attività di Bed and Breakfast, letteralmente letto e prima colazione, ha origini anglosassoni e negli ultimi anni si è diffusa in modo considerevole anche in Italia.
Quest’attività, che racchiude in sé originalità e singolarità, è un particolare modo di offrire ospitalità a pagamento ai turisti in abitazioni private: l’accoglienza comprende il pernottamento e la prima colazione.
Il Bed and Breakfast è il giusto compromesso per chi desidera economizzare senza però privarsi della qualità della struttura che lo ospita. Ti alletta l’idea di aprire un’attività di Bed and Breakfast? Non sai da dove incominciare?
Partiamo nell’analizzare ciò che espone la legge a tal riguardo.
Prima però desidero sottolineare che le leggi si differenziano da regione e regione, ma tutte si riallacciano alla legge principale: Legge 29 marzo 2001, n. 135 – “Riforma della legislazione nazionale del turismo”.
Quindi, per avviare un’attività di Bed and Breakfast è necessario risiedere nell’abitazione in cui si intende offrire ospitalità. In linea di massima l’alloggio deve avere massimo 3 camere (arredate con letto, armadio, comodini, lampade, sedie e gettacarte) con bagno privato o in comune.
Requisiti minimi richiesti per le camere:
14 mq per la doppia;
8 mq per la singola;
conformità alle norme di sicurezza degli impianti elettrici, a gas, di riscaldamento;
rispetto delle norme igieniche ed edilizie.
Naturalmente, come già detto, tali requisiti possono cambiare in base alla regione.
Nei Bed and Breakfast, inoltre, devono essere rispettate alcune regole basilari:
la biancheria è quella in uso presso il Bed and Breakfast;
il cambio della biancheria di ciascuna stanza del Bed and Breakfast dovrà essere effettuato almeno una volta alla settimana, e in ogni caso ovviamente ad ogni cambio di ospite;
la pulizia dei locali è fatta ogni cambio di ospite e comunque due volte a settimana;
la legge prescrive che nei Bed and Breakfast possa essere servita solo una prima colazione con cibi confezionati, ed eventualmente riscaldati, senza alcuna manipolazione dei cibi da parte dei proprietari: normalmente prevede un menù composto da pane, fette biscottate, brioche, marmellata, confettura, burro, latte, caffè, succo d’arancia.
Attualmente l’attività di Bed and Breakfast può essere esercitata in forma occasionale: massimo 3 mesi l’anno, anche non consecutivi. In tal caso non è necessaria l’apertura della partita IVA.
Tutto chiaro?
Ora non resta che recarti presso l’Ufficio Turistico del tuo Comune di residenza (o presso l’APT o IAT locale) per fare la denuncia di inizio attività e comunicare i prezzi che intendi applicare. I prezzi con il timbro del Comune andranno poi affissi dietro alla porta della camera degli ospiti.